Il panorama mediatico italiano sta vivendo una trasformazione significativa, caratterizzata dalla coesistenza di media tradizionali e nuove piattaforme digitali. Secondo il 58° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, la televisione mantiene una posizione dominante, con il 95,9% degli italiani che ne fruiscono nel 2023, in leggero aumento rispetto al 95,1% del 2022. Questo incremento è attribuibile sia alla crescita della TV tradizionale (+0,9%) che a quella satellitare (+2,1%). Parallelamente, si registra un’espansione significativa della TV via internet: web TV e smart TV raggiungono il 56,1% di utenza, con un aumento del 3,3% in un anno, mentre la mobile TV passa dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 33,6% attuale.
Internet è ormai parte integrante della quotidianità degli italiani, con l’89,1% della popolazione che lo utilizza regolarmente, registrando un incremento dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Questa diffusione è strettamente legata all’uso degli smartphone, adottati dall’88,2% degli italiani, e all’ampia penetrazione dei social media, che coinvolgono l’82,0% della popolazione.
L’adozione di dispositivi connessi è diventata la norma: il 62,7% degli italiani utilizza quotidianamente più device, combinando strumenti tradizionali e digitali. Nelle abitazioni italiane si contano 120,2 milioni di dispositivi, di cui 98,6 milioni connessi a internet. In particolare, 49,2 milioni di italiani possiedono uno smartphone, 22,5 milioni dispongono di una smart TV, 19,6 milioni utilizzano computer fissi o portatili e 7,3 milioni si avvalgono di tablet.
L’incremento dell’utilizzo di internet e dei social media ha modificato le abitudini informative degli italiani. Oggi, l’83,7% della popolazione si informa tramite smartphone. Tra questi, il 37,9% effettua ricerche mirate, il 28,2% consulta diverse fonti per una visione più ampia, il 25,4% legge articoli completi direttamente sul dispositivo e il 13,2% si limita ai titoli.
Nonostante l’ascesa dei media digitali, la radio mantiene una solida base di ascoltatori, coinvolgendo il 78,9% degli italiani, con una lieve flessione dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Mentre l’ascolto domestico tramite apparecchi tradizionali è sceso al 45,6% (-2,4%), l’autoradio ha recuperato terreno, attestandosi al 69,1%, ritornando ai livelli pre-pandemia. Censis
Questi dati evidenziano una tendenza crescente verso la crossmedialità, con gli italiani che integrano nella loro routine quotidiana una varietà di dispositivi e piattaforme per accedere a contenuti audiovisivi. Il consumo mediatico è diventato un’attività predominante: l’85,9% degli adulti italiani (circa 39,5 milioni di persone) fruisce quotidianamente di contenuti audiovisivi, superando altre attività quotidiane come il lavoro (62,6%) o la cura della casa e della famiglia (75,8%). Il Sole 24 ORE
In sintesi, il panorama mediatico italiano è caratterizzato da una convivenza tra media tradizionali e digitali, con una crescente propensione verso l’uso di internet e dei social media. Questa evoluzione riflette un cambiamento nelle abitudini di consumo, orientato verso una fruizione più personalizzata e multicanale dei contenuti.